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Attualmente nelle case italiane sono presenti  tre tipi diversi di caldaie che si distinguono per differenti prestazioni nel riscaldamento, nel generare acqua sanitaria, nel soddisfare quello che è il sistema idrico e nello sfruttare il calore dei fumi di scarico, in modo da ridurre i consumi di gas salvaguardando bolletta e ambiente.

Questi tre tipi sono:

 

  • Caldaia a camera aperta
  • Caldaia a camera stagna
  • Caldaia a condensazione

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Il servizio di consulenza gratuito CentroCalore è composto da tecnici e partner altamente qualificati e fornisce un servizio di consulenza con sopralluogo gratuito per verificare la potenza ed il tipo di impianto più adatti alla tua abitazione, con un occhio di riguardo per i consumi e l’ambiente.

Caldaie tradizionali a camera aperta

Le caldaie tradizionali a camera aperta sono caratterizzate da basse efficienze, alte emissioni inquinanti (CO2 , NOx) e da limiti di installazione legati all’espulsione dei gas di scarico e dalla tipologia stessa di combustione.

Questo tipo di caldaie infatti è sprovvisto di un sistema di ventilazione, perciò ricava l’aria comburente dal locale in cui è installato ed espelle i fumi in modo naturale dalla canna fumaria (senza ventilatore). 

La canna fumaria deve quindi avere un adeguato tiraggio naturale per poter provvedere ad espellere i fumi oltre il tetto in ogni condizione climatica: esiste il rischio concreto che i fumi carichi di monossido di carbonio ritornino nell’ambiente dove si trova la caldaia, con danni gravissimi e potenzialmente letali alla salute.
Il locale in cui il generatore è installato deve presentare le necessarie aperture per fornire la giusta quantità di aria comburente, necessaria per alimentare la fiamma interna.

Queste caratteristiche e requisiti la rendono meno sicura delle caldaie a tiraggio forzato (caldaia a camera stagna, caldaia a condensazione), come le prossime che andremo a vedere.

Il rendimento di questo tipo di caldaie è molto basso, attestandosi a circa 70% contro i 105-109% delle caldaie a condensazione ad alto rendimento.

Dato il basso rendimento, la tecnologia obsoleta ed i rischi sopra citati l’installazione di questo tipo di caldaia è proibito per legge a partire dal 26 Settembre 2015 (rif. D.p.r. 59/2009 e DLGs 28/2012).

Sono previsti solo alcuni casi eccezionali in cui è possibile installare una caldaia tradizionale, legati alla sostituzione di una precedente caldaia tradizionale e alla presenza di canna fumaria collettiva ramificata con impossibilità a realizzare una canna fumaria singola. Tutto ciò deve essere accertato e documentato da un Tecnico abilitato.

Caldaie tradizionali a camera stagna

Le caldaie tradizionali a camera stagna (dette anche caldaie “standard”) presentano efficienze superiori a quelli tradizionali a camera aperta, ma comunque  decisamente inferiori a quelli a condensazione.
I vincoli di installazione sono meno rigidi: il camino non necessita più di un tiraggio naturale, grazie alla presenza del ventilatore all’interno della caldaia che forza l’espulsione dei fumi (detto appunto a “tiraggio forzato“), e dato che è possibile aspirare l’aria comburente dall’esterno non è necessario aprire prese di aria nel locale di installazione.

Il sistema di ventilazione infatti permette di avere la fiamma di combustione “isolata” dal locale di installazione: l’aria comburente viene presa dalla canna fumaria, e al termine della combustione i fumi vengono ri-espulsi.

 

La differenza tra calaie a camera aperta e caldaia a camera stagna: una prende l’aria dal locale dove è installata ed i fumi salgono liberamente, l’altra prende aria dalla canna fumaria ed espelle fumi di scarico con un sistema di ventilazione forzata, evitando il rischio di ritorno di fumo.

 

 

Il rendimento medio per le caldaie tradizionali a camera stagna è di circa 85-90%, migliore delle caldaie a camera aperta (70%) ma molto inferiore alle caldaie a condensazione (105-109%).

 

Dato il basso rendimento e la tecnologia obsoleta la produzione ed installazione di questo tipo di caldaia è proibito per legge a partire dal 26 Settembre 2015 (rif. D.p.r. 59/2009 e DLGs 28/2012).


Tali caldaie sono state definitivamente sostituite con le più moderna caldaie a condensazione, di cui parliamo nel prossimo capitolo.

Caldaie a condensazione (o “Caldaia ad alta efficienza”)

Le caldaie a condensazione sono il modello più evoluto di caldaia ad alto rendimento: successive alle caldaie tradizionali a camera aperta e alle caldaie tradizionali a camera stagna.
La novità rispetto alle tecnologie precedenti è il sistema di
recupero del calore.

Una caldaia tradizionale infatti ha una temperatura di uscita dei fumi più elevata rispetto ad una caldaia a condensazione (130-140°C). Fumi a temperatura elevata sono sinonimo di calore che viene disperso nell’atmosfera e quindi non utilizzato per il riscaldamento dell’ abitazione e nocivo per l’inquinamento termico. 

Con la caldaia a condensazione sono stati presi accorgimenti tecnici e costruttivi che permettono di  “recuperare” il calore contenuto nei fumi all’interno della caldaia e sfruttarlo per distribuirlo nell’impianto di riscaldamento. Di conseguenza i fumi delle caldaie a condensazione hanno una temperatura nettamente più bassa rispetto alle caldaie tradizionali in virtù del fatto che il calore contenuto nei fumi stessi è utilizzato per preriscaldare l’acqua dell’impianto di riscaldamento. La temperatura dei fumi di scarico scende a 65-70°C nei normali impianti a radiatori, e fino a 30-40°C per gli impianti a pavimento radianti.

Sopra uno schema semplificato del sistema di recupero del calore utilizzato dalle caldaie a condensazione. Anzichè rilasciare i fumi ad alta temperatura nell’atmosfera, questi vengono utilizzati per riscaldare l’acqua fredda in ingresso alla caldaia: la temperatura dei fumi è così molto più bassa, e la caldaia deve consumare meno combustibile per portare l’acqua alla temperatura desiderata.

Il risultato di questo raffreddamento dei fumi è la creazione di condensa (da qui “caldaia a condensazione”) che dovrà poi essere smaltita attraverso apposito scarico di condensa.

Il rendimento energetico che consegue da questa tecnologia è elevatissimo: tra il 105-109%, contro gli 85-90% delle caldaie tradizionali a camera stagna e il 70% delle caldaie tradizionali a camera aperta.

Grazie a questa tecnologia si ha un risparmio fino del 25-30% nei consumi, rendendola una scelta economica e riducendo drasticamente le emissioni inquinanti.

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