Qualora notassi che la quantità di sale non scende rimane costante e non viene consumato per l’addolcimento prima di contattare Centro calore puoi effettuare una verifica: controlla che non si siano formati sul fondo dei blocchi di cristalli di sale, che non si sciolgono in acqua e possono andare a bloccare il flusso di salamoia alle resine. Inoltre è sconsigliato tenere il sale sempre a livelli massimi, in quanto aumenta il rischo di formazione di tali cristalli. Prova a rompere questi blocchi di sale, controlla che non ci siano pezzi che occludono le tubazioni, ed effettua alcune rigenerazioni dell’addolcitore per verificare che il problema si risolva.
Se fossi in difficoltà ti invitiamo a contattare il nostro centro assistenza per effettuare una verifica del corretto funzionamento del tuo addolcitore.
Qualora il tuo addolcitore rimanesse senza sale perché questo è terminato prima del previsto e non hai possibilità di caricarlo cerca di rimediare il prima possibile. Quando la rigenerazione della resina viene fatta con acqua senza sale, trattiene tutte le sostanze accumulate fino a quel momento senza rilasciarle, e durante l’acqua che ne passerà dentro non risulterà addolcita ma anzi potrebbe avere il risultato opposto. Inoltre se l’inconveniente si ripetesse troppo di frequente, corri il rischio di rendere le resine intrise di queste sostanze e quindi anche se poi venissero lavate correttamente con la rigenerazione, parte di esse rimarrebbe legata alle resine accorciandone la vita e rendendo meno efficace l’addolcimento acqua. Se invece il tuo addolcitore consuma sale troppo velocemente, vai a questa faq per saperne di più.
Se il tuo addolcitore non aspira salamoia, le cause possono essere molteplici! Qui sotto un elenco delle cause più frequenti, e delle misure che è necessario prendere.
- Scarico ostruito: È necessario controllare e pulire percorso di scarico (portagomma di scarico,tubo,scarico)
- Iniettore ostruito: Pulire iniettore come da libretto di istruzionin
- Motoriduttore difettoso: Contattare CentroCalore per sostituire il motoriduttore.
- E’ mancata corrente nella fase del riempimento del tino di salamoia : togliere manualmente l’acqua eccedente en ripristinare l’ora del timern
- Perdite sul tubo della salamoia: Correggere il problema arginando le perdite, o contattaci per assistenza.
- Pressione d’entrata insufficiente: Verificare la pressione all’entrata dell’addolcitore, minimo 2 bar.
Se fossi in difficoltà con i procedimenti sopra indicati o con il tuo addolcitore, contatta CentroCalore per ricevere assistenza.
L’addolcitore volumetrico si distingue dall’addolcitore temporizzato dal criterio secondo cui avvia il processo di rigenerazone della resina: mentre il secondo lo mette in atto su base programmata, indipendentemente dall’utilizzo di acqua effettuato, l’addolcitore volumetrico effettua la rigenerazione ogni tot litri di acqua addolcita. Questo consente di evitare sprechi d’acqua (necessari per la rigenerazione) e di mantenere un livello costante di addolcimento dell’acqua.
Con l’utilizzo di un addolcitore è possibile ridurre la durezza dell’acqua di massimo 30°f. Andando oltre c’è il rischio di arricchire eccessivamente l’acqua di sodio, superando il limite di legge e rendendola dannosa.
Se vivi in una zona con una durezza dell’acqua particolarmente alta in cui una diminuzione di 30° non sarebbe sufficiente ( es 55°f -> 25°f) CentroCalore ti suggerisce di affiancare all’addolcitore un filtro dosatore di polifosfati, che non riduce la quantità di calcio nell’acqua ma lo rende incapace di incrostarsi alle pareti delle tubazioni.
Durante la rigenerazione della resina è possibile continuare a utilizzare acqua ma non sarà acqua addolcita.
Il consumo di acqua varia tra i 60 e 120 litri per rigenerazione. Per evitare sprechi è consigliabile l’utilizzo di un addolcitore volumetrico, la cui frequenza di rigenerazione dipede dalla quantità di acqua utilizzata anzichè effettuarlo a intervalli di tempo prestabiliti indipendentemente che ve ne sia bisogno o meno.
Il quantitativo di sale dovrebbe rimanere sopra la metà, in questo modo da effettuare le rigenerazioni con una salamoia satura di sale. La velocità a cui viene consumato dipende del livello di durezza dell’acqua e dal quantitativo di acqua che viene addolcita, ma in generale è sufficiente controllare il livello del sale dell’addolcitore ogni 3-4 settimane. Qualora il consumo di sali divenisse anormale ed eccessivo, puoi contattare Centro Calore per effettuare la verifica del corretto funzionamento del tuo addolcitore.
Se il sale del tuo addolcitore si consuma troppo velocemente, le cause possono essere le seguenti:
- Errata programmazione mandata acqua al sale: in questo caso, verifica la corretta programmazione.
- Programmazione errata: Verificare la durezza dell’acqua, correggere il programma
- Eccessiva quantità d’acqua nel tino del sale: controlla che l’iniettore non sia intasato e che il tubo di scarico non sia ostruito o schiacciato
- Perdita d’acqua: controllare che non ci siano perdite d’acqua sull’impianto, chiudendo tutti i rubinetti di casa ed andando a verificare il contatore dell’acqua.
Qualora il consumo di sale continui ad essere eccessivo, contatta il nostro centro assistenza.
La durezza dell’acqua indica il contenuto di sali presenti nell’acqua, in particolare calcio e magnesio responsabili tra le altre cose della formazione del calcare nelle tubazioni.
La durezza ideale per l’impianto è di circa 15°, mentre sopra i 25°f l’acqua è considerata dura ed è necessario l’utilizzo di un addolcitore.
Il grado di durezza dell’acqua sale quando maggiori quantità di calcio e magnesio sono disciolti in essa.
A livello domestico il modo migliore per addolcire l’acqua é l’utilizzo di un addolcitore allacciato direttamente al contatore dell’acqua. In alternativa su acque di durezza inferiore a 35°f è possibile valutare l’utilizzo di un dosatore di polifosfati, possibilmente meccanico e volumetrico: i polifosfati non rimuovono il calcio ed il magnesio dall’acqua ma lo rendono incapace di incrostarsi sulle tubazioni e formare il calcare, sciogliendo quello già presente e ricoprendo l’impianti di uno strato protettivo.